Home

Storia del Vizzero


La storia del Vizzero si compenetra con quella di Granaglione e di tutta l’alta valle del Reno.
Il luogo è posto sul crinale Tosco Emiliano, una volta confine fra Granducato di Toscana e Stato della Chiesa.
Anche per queste caratteristiche fu anticamente frequentato ed abitato da masnadieri.
Questi, valendosi della conoscenza dei sentieri che attraversavano le folte boscaglie e gli anfratti delle montagne, assalivano i viandanti ed i commercianti (in genere pistoiesi e lucchesi) che si recavano a mercanteggiare nel bolognese, al tempo parte dello Stato della Chiesa.
Le origini di Vizzero risalgono al 1322, quando un gruppo di fuorusciti Ghibellini toscani, qui raccoltosi, partì alla volta di Monteacuto delle Alpi e pose l'assedio al Castello.
Il Capitano della montagna, Bartolo Beccadelli, che aveva residenza in Casio, corse in aiuto con i suoi militi agli assediati.
Così i fuorusciti ripiegarono su Orsigna, località adiacente a Vizzero.
Appena seppero che il Capitano era ritornato di nuovo con le sue truppe in Casio, essi ritornarono nuovamente a Monteacuto e dopo averla saccheggiata la diedero alle fiamme.
Appartenente al Granducato di Toscana, Vizzero, passò sotto lo Stato Pontificio al tempo di Giulio II (1506).
La piaga del brigantaggio infestava lo Stato Pontificio e non solo in queste zone.
A Vizzero, i signori del luogo assoldavano o addirittura comandavano le armate di briganti.
Papa Sisto V° intraprese contro di essi una lotta spietata.
A dispetto di questo, montagne impervie con abbondanti boschi e tortuosi sentieri assicuravano ai briganti la superiorità.
Fu così che essi continuavano ad esercitare il loro mestiere nella quasi impunità.
Vizzero divenne luogo franco e rifugio per sfuggire alle ire del Papa e dei vari poteri costituiti.
Qui trovarono rifugiarono ed edificarono le loro case molti capi e fuorilegge.
Col tempo le loro imprese si diressero quasi esclusivamente verso la più ricca Toscana.
Nella metà del XVII secolo i fiorentini assalirono Vizzero devastando le abitazioni e facendo strage degli abitanti.
In seguito a questi fatti, Vizzero cessò di essere rifugio del brigantaggio.
Nel 1666, durante il pontificato di Alessandro VII, (mercoledì 8 luglio) il notaio Giambattista Puberini di Bologna stipulò il rogito per la costruzione di un oratorio.
Nel 1816 fu fondata la Parrocchia di Vizzero dedicata a San Michele Arcangelo, col relativo beneficio avente una rendita di 10 scudi e 8 Paoli annui.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale e l’avvento dello Stato Repubblicano, due cittadini di Vizzero sono stati eletti membri del Parlamento e del Senato della Repubblica:
l'on. Armando Sabatini, deputato per quattro legislature e membro della CECA (Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio);
l'on. Giuliano Aniello, senatore della Repubblica per una legislatura.

Chi siamo

Questo è il sito web della pro loco di Vizzero
Siamo un'associazione di volontari che vogliono sviluppare forme di attrattiva turistica per la propria comunità.
Tutto ciò che viene realizzato è il prodotto di tante teste.

Collegamenti esterni

I collegamenti (link) che dalle pagine di questo sito permettono di visitare pagine esterne sono forniti come semplice servizio agli utenti.
I titolari di lastraonline.it non hanno alcuna responsabilità per quanto riguarda la loro interruzione ed i contenuti collegati.

Pagine in evidenza

Lorem Ipsum is simply dummy text of the printing and typesetting industry. Lorem Ipsum has been the industry’s standard dummy text ever since the 1500s. Lorem Ipsum is simply dummy text of the printing and typesetting industry. Lorem Ipsum has been the industry’s standard dummy text ever since the 1500s.

Contatti